Dalla loro possente cittadella i re della Tempesta di Casa Durrandon, a Capo Tempesta, avevano dominato la metà orientale del continente da Capo Furore sino alla Baia dei Granchi, ma col passare dei secoli il loro potere era andato scemando e parti dei loro possedimenti andarono perduti.

 

 

Re Argilac (ultimo dei Durrandon) arrestò questo declino respingendo un assalto dorniano quando era ancora un ragazzo. Attraversatp il Mare Stretto si era alleato con le "tigri imperialiste" di Volantis, uccidendo poi Garse VII Gardener re dell'Altopiano nella Battaglia del Campo d'Estate vent'anni dopo.

Ma Argilac si era fatto vecchio, a nord delle Rapide Nere le terre dei fiumi erano dominate da Harren il Nero di Casa Hoare, re dalla mano sanguinaria, aveva dedicato gran parte del suo regno a costruire un gigantesco maniero sotto l'Occhio degli Dèi (Harrenal) che stava per essere completato, rendendo così liberi gli uomini di ferro di cercare nuove conquiste.

Nessun re si sentiva più minacciato di Argilac, il re della Tempesta di Casa Durrandon, vecchio guerriero con una sola figlia nubile come erede. Perciò si rivolse ai Targaryen di Roccia del Drago offrendo ad Aegon la figlia in sposa dando come dote le terre ad est dell'Occhio degli Dei dal Tridente fino al fiume delle Acque Nere.

Aegon respinse la proposta rispondendo che aveva già due consorti e non gliene serviva una terza, per di più le terre offerte in dote appartenevano ad Harren il Nero da una generazione.

Lo scopo di Argilac era chiaramente creare uno stato cuscinetto tra le sue terre e quelle di Harren piazzandoci i Targaryen.

Il lord della Roccia del Drago fece una controproposta offrendo il suo amico di infanzia e campione Orys Baratheon come sposo per Argella, in cambio avrebbe preso le terre offerte come dote, se Argilac avesse ceduto anche l'Uncino di Massey insieme alle foreste e pianure a sud delle Rapide Nere fino Wendwater e alle sorgenti del Mander.

Argilac da allora chiamato l'Arrogante rigettò rabbiosamente la proposta perchè si vociferava che Orys Baratheon fosse un fratellastro di infimi natali di lord Aegon: il re della Tempesta non avrebbe disonorato sua figlia dandola in sposa ad un bastardo. Ordinò di far mozzare le mani al messaggero e le mandò ad Aegon con un messaggio: "Ecco le uniche mani che il tuo bastardo riceverà da parte mia".

Dopo il suo rifiuto Argilac iniziò a radunare i suoi alfieri in vista dell'attacco dell'esercito Targaryen affiancato da Rhaenys in groppa a Meraxes.

Mentre Argilac radunava le sue spade, pirati dalle Stepstones razziavano le coste di Capo Furore approfittando dell'assenza di una difesa, squadre di raziatori dorniani dilagavano dalle Montagne Rosse fino alle Terre Basse.

I lord Errol, Fell e Buckler (alfieri di Capo Tempesta) sorpresero le avanguardie dell'esercito di Orys Baratheon mentre guadavano il Wendwater abbattendo più di mille uomini prima di scappare nella foresta, poi si nascorsero nelle foreste finchè la regina Rhaenys non scatenò Meraxes: una muraglia di fuoco accese gli alberi come torce diffondendosi per i boschi.

La dimonra dei Durrandon era una fortezza possente con mura esterne anche più spesse di Harrenhal, ma la notizia della fine del castello di Harren il Nero e dei suoi abitanti giunse presto anche alle orecchie di Argilac. I lord Errol (che era stato ucciso), Fell e Buckler si erano ritirati dopo le ingenti perdite inflitte da Meraxes ai loro uomini.

A quel punto ad Argilac non restava che scegliere se morire arrostito nel suo castello come un maialino da latte con una mela in bocca, o cavalcare incontro all'esercito Targaryen con i suoi uomini al seguito.

Da vecchio guerriero scelse la seconda possibilità, ma la tattica del re della Tempesta non fu una sorpresa per Orys Baratheon: la regina Rhaenys aveva assistito alla partenza di Argilac da Capo Tempesta in groppa al suo drago e fornì un resoconto accurato del numero di soldati e della loro disposizione tattica.

Una fitta pioggia aveva iniziato a cadere la mattina e a mezzogiorno era diventata una tempesta ululante, Argilac notando che la pioggia soffiava dritta in faccia al nemico e avendo quasi il doppio degli uomini dei Targaryen ordinò l'attacco nonostante i suoi alfieri gli consigliassero di rimandare.

La battaglia chiamata l'Ultima Tempesta ebbe inizio. Lo scontro fu sanguinoso ed estenuante con molte perdite da ambo i  lati: sebbene le cariche degli uomini della Tempesta fossero possenti, i cavalli da guerra sul terreno reso molle dalla pioggia arrancavano e si azzoppavano facendo perdere coesione agli assalti. I lanceri a piedi ebbero più fortuna e dopo la quarta carica gli uomini della tempesta riuscirono a sfondare il centro dello schieramento Targaryen solo per ritrovarsi di fronte Meraxes con in groppa la regina Rhaenys. I cavalieri a comando della carica furono inghiottiti dal fuoco, a quel punto i cavalli da guerra in preda al panico fuggirono travolgendo i cavalieri dietro di loro, persino Argilac fu disarcionato.

Orys Baratheon uccide Argilac l'Arrogante

Nonostante ciò il re della Tempesta continuava a combattere e quando Orys Baratheon arrivò giù per la collina fangosa, lo trovò a tenere a bada una mezza dozzina di uomini. "Fatevi da parte!" intimò Baratheon.

Smontò da cavallo per affrontare Argilac l'Arrogante ad armi pari, gli offrì un'ultima occasione per arrendersi, ma il vecchio guerriero lo maledisse.

Duellarono ferocemente infliggendosi a vicenda una ferita, ma alla fine dello scontro l'ultimo dei Durrandon ebbe ciò che desiderava: morì con la spada in mano e una bestemmia sulle labbra.

La morte del loro sovrano scoraggiò del tutto gli uomini della tempesta e non appena si diffuse la notizia che re Argilac era morto i suoi lord e cavalieri gettarono le spade e fuggirono.

Argella Durrandon si dimostrò fiera ed impavida come suo padre: si proclamò regina della Tempesta e si barricò nel suo castello. Anche quando la regina Rhaenys con Meraxes volò dentro le mura del suo castello per negoziare la resa lei rispose: "Potete prendere il mio castello, ma conquisterete solo ossa, sangue e cenere."

Purtroppo per lei la sua guarnigione si rivelò meno incline al sacrificio: issarono una bandiera di pace, spalancarono le porte del castello e consegnarono Argella imbavagliata, incatenata e nuda all'accampamento di Orys Baratheon.

Orys Baratheon la liberò dei ceppi e la coprì con un mantello, la fece accomodare nella sua tenda e le versò un calice di vino parandole con gentilezza, raccontandole del coraggio di suo padre e della sua valorosa morte.

Le disse inoltre che per onorare suo padre avrebbe fatto del cervo incoronato il suo sigillo, Capo Tempesta la sua dimora e di lady Argella la sua sposa.