Campo di fuoco è il nome dato a questa battaglia.

Aegon raccolse le sue forze che erano di gran lunga inferiori a quelle di re Mern IX, re dell'Altopiano e Loren I Lannister, re della Roccia. Molto del suo esercito era formato da uomini fedeli ai lord dei Fiumi la cui lealtà non era ancora stata messa alla prova, ma con truppe così esigue Aegon riuscì a muoversi velocemente.

Nella città del Tempio Stellato entrambe le sue regine lo raggiunsero insieme ai loro draghi, Rhaenys da Capo Tempesta, Visenya da Punta della Chela Spezzata, dove aveva accolto le suppliche dei loro locali.

Insieme i tre re Targaryen osservarono il loro esercito guadare le Rapide Nere in direzione sud. I due eserciti si sarebbero scontrati nelle vaste e aperte pianure a sud delle Rapide Nere dove in futuro si sarebbe snodata la Strada dell'Oro.

I due re si rallegrarono quando i loro esploratori gli riferirono della netta inferiorità numerica dell'esercito Targaryen e la loro disposizione tattica. Avevano circa cinque uomini per ogni soldato di Aegon e la disparità per quanto riguarda cavalieri e lord era anche maggiore. Non ci sarebbero state posizioni di vantaggio sopraelevate, il terreno era solido e asciutto perchè non pioveva da due settimane. La giornata era senza nubi e ventosa.

Re Mern che aveva condotto in battaglia quasi il doppio degli uomini rispetto a re Loren, pretese l'onore di comandare al centro. L'avanguardia fu affidata a suo figlio ed erede Edmund. Re Loren e i suoi cavalieri avrebbero formato il fianco destro, lord Oakheart il sinistro. Senza barriere naturali a cui la linea Targaryen potesse appoggiarsi, i due re volevano aggirare Aegon su entrambi i fianchi per poi falciarlo nella retroguardia, mentre il loro pugno di ferro (formato da un grande cuneo di cavalieri corazzati e lord di alto lignaggio) avrebbe sfondato il centro della formazione.

Aegon Targaryen dispose i suoi uomini a mezzaluna irta di lance e picche, con arcieri e balestrieri subito dietro la cavalleria leggera su entrambi i fianchi. Diede il comando a Jon Mooton, lord di Maidenpool, uno dei primi oppositori  piegatosi alla sua causa. Il re stesso avrebbe combattuto dal cielo al fianco delle sue regine (Aegon aveva notato che non pioveva da molto, l'erba e il grano maturo erano molto secchi).

I Targaryen attesero finchè i due re fecero risuonare le trombe per dare il via all'attacco. Re Mern in persona guidava l'assalto in groppa al suo stallone dorato, suo figlio Gawen cavalcava al suo fianco con il vessillo: una grande mano verdi in campo bianco. Ruggendo e urlando caricati dai corni e dai tamburi i Gardener e i Lannister attraversarono una tempesta di frecce e piombarono sui nemici spazzando via i lanceri, ma a quel punto Aegon e le sue sorelle si alzarono in volo.

Aegon volò sopra le file nemiche in sella a Balerion attraverso una bufera di lance, pietre e frecce, piombando ripetutamente giù per investire i nemici con una cascata di fuoco. Rhaenys e Visenya appiccarono degli incendi sopravvento rispetto al nemico e dietro di loro. L'erba secca e i campi di grano maturo presero subito fuoco. Il vento alimentava le fiamme e il fumo e l'odore di bruciato spaventavano e accecavano i cavalli e i loro cavalieri. I ranghi cominciarono a cedere mentre muraglie di fuoco li circondavano, gli uomini di lord Mooton, al sicuro controvento rispetto all'incendio, attendevano al varco con archi e frecce gli sventurati che uscivano barcollando avvolti dalle fiamme di quell'inferno.

Oltre quattromila uomini morirono tra le fiamme, altri mille caddero per spada, lancia o freccia. Diecimila riportarono ustioni, alcune così gravi da restare sfregiati a vita. Re Mern IX era tra i caduti insieme con i figli, nipoti, fratelli, cugini e parenti vari e Casa Gardener morì insieme a loro.

Re Loren della Roccia sopravvisse cavalcando attraverso la muraglia di fiamme e fumo per mettersi in salvo una volta resosi conto che la battaglia era persa.

I Targaryen persero meno di cento uomini, la regina Visenya fu ferita alla spalla da una freccia ma non gravemente.

Mentre i draghi banchettavano con i caduti, Aegon ordinò che anche le spade degli uccisi fossero raccolte e trasportate al suo forte.

Loren Lannister fu catturato il giorno seguente, il re della Roccia depose spada e corona ai piedi di Aegon inginocchiandosi e prestando omaggio. Aegon lo confermò lord di Castel Granito e Protettore dell'Occidente.

Gli alfieri di lord Lannister così come molti lord dell'Altopiano scampati al fuoco di drago seguirono l'esempio di lord Loren.

Tuttavia la conquista dell'Ovest era ancora incompiuta in quanto Alto Giardino non era ancora sotto il controllo diretto di Aegon. Il re si separò dalle sorelle per andare verso il castello con l'esercito sperando di ottenere una facile resa. Trovò il castello  in mano al sovrintendente Harlan Tyrell, i cui avi avevano servito presso i Gardener per secoli. Tyrell cedette le chiavi del maniero senza combattere e giurò lealtà al re conquistatore. Come ricompensa Aegon gli concesse Alto Giardino nominandolo Protettore del Sud e lord supremo del Mander concedendogli di governare sui vassalli dei Gardener.