Meria Martell il Rospo giallo di DorneRhaenys Targaryen volò in sella al suo drago Meraxes alla volta di Dorne. Un esercito di lanceri dorniani sorvegliava il Passo del Principe, ma lei li sorvolò senza affrontarli. Volò sopra le lande sabbiose fino a discendere su Vaith per intimare la resa.

Con suo grande stupore trovò il castello vuoto e abbandonato, nel borgo ai piedi delle mura soltanto donne, vecchi e bambini erano rimasti. Rhaenys li interrogò e loro risposero soltanto "Sono partiti".

Rhaenys riprese il suo volo raggiungendo Planky Town dove centinaia di chiatte, pescherecci, barconi e zattere si crogiolavano al sole unite da sartiame, catene e assi per formare una città galleggiante. Eppure anche li solo qualche donna e alcuni bambini piccoli comparvero per scrutare dal basso Meraxes che li sorvolava in cerchio.

Infine il volo della regina la condusse a Lancia del Sole, l'antica dimora di Casa Martell, dove la principessa Meria Martell era in attesa nel suo palazzo. La principessa di Dorne era ormai un'ottantenne, molto grassa, cieca e quasi calva, con la pelle giallognola e cascante era stata soprannominata da Argilac l'Arrogante il "Rospo giallo di Dorne", ma nè l'età nè la cecità ne avevano debilitato l'astuzia.

"Non ho intenzione di affrontarvi" esordì la principessa di Dorne "nè di inginocchiarmi. Dorne non ha re. Riferisci questo a tuo fratello."

Rhaenys replicò "Lo farò, ma lui tornerà, principessa, e la prossima volta verrà con fuoco e sangue."

"Questo è il vostro motto. Il nostro dice: Mai inchinati, mai piegati, mai spezzati. Potete bruciarci tutti, mia signora... ma non ci piegherete, non ci spezzerete, nè ci ridurrete in ginocchio. Questa è Dorne. Non siete i benvenuti qui. Se tornate, lo farete a vostro rischio e pericolo"

Così regina e principessa si congedarono e Dorne rimase una terra da conquistare.